Al passo con le esigenze degli studenti di oggi - gli esami di certificazione musicale Trinity
22/11/2018
Fornire a studenti e docenti obiettivi chiari verso i quali lavorare e motivare l'apprendimento attraverso un percorso graduato. Sono queste alcune delle caratteristiche che distinguono gli esami di musica di Trinity College London. Ne abbiamo parlato con la professoressa Anna Tonini, musicista e docente presso l'Istituto Comprensivo I.C.1 Arturo Martini a Treviso.
Può riassumere il suo percorso accademico e professionale e raccontarci in quale modo è entrata in contatto con gli esami di certificazione Trinity?
Essendomi diplomata in pianoforte e flauto traverso e laureata in musicologia ho potuto osservare lo sviluppo dello studio e dell'insegnamento della musica nel suo divenire, che è stato molto rapido dagli anni Ottanta a oggi. Fin da quando ho iniziato a insegnare ai giovani ho subito avvertito la necessità di adottare un approccio diverso da quello alquanto severo e rigoroso che era stato usato con me. Nel mio caso aveva funzionato, ma lo trovavo poco in linea con le nuove esigenze e per tale ragione ho compreso l'importanza di accostare delle competenze pedagogiche a quelle di ordine puramente tecnico. Il mio obiettivo era appassionare i ragazzi alla musica fornendo loro risorse utili e permettendo loro di vedersi riconosciute le proprie capacità specifiche.
È stato a questo punto che è entrato in gioco Trinity, di cui ho sentito parlare per la prima volta 5 anni fa assistendo a una presentazione sulle certificazioni di Classical Music & Jazz e Rock & Pop. È stato un momento importante in quanto mi sono resa conto di essere finalmente davanti a ciò che cercavo, ovvero la possibilità di dare ai miei studenti, attraverso una valutazione esterna, la percezione oggettiva delle loro abilità. Essendo gli esami Trinity strutturati in Grade, ne ho immediatamente capito il carattere di forte inclusività che consente di trovare un livello - o Grade, appunto, ndr - adatto alle esigenze di ogni singolo studente.
E da quel momento si è impegnata per introdurre gli esami Trinity nella scuola in cui insegna.
Non appena mi sono trasferita nell'istituto in cui lavoro attualmente, mi sono attivata affinché potessimo diventare una sede di esami registrata. La prima cosa è stata parlarne con i colleghi e spiegare loro i benefici che gli esami Trinity avrebbero portato: all'interno della scuola le certificazioni linguistiche erano ormai consolidate e avevano dato un ottimo riscontro per cui non è stato difficile persuadere i colleghi ad adottare anche gli esami di certificazione musicale.
Nella scuola si parla di certificare le competenze, ovvero la capacità di usare le proprie abilità in modo concreto, il che si sposa perfettamente con la filosofia alla base dei prodotti Trinity. Il fatto poi che l'esame sia sostenuto in inglese offre ai ragazzi la possibilità di mettere in pratica le competenze in lingua inglese acquisite a scuola: anche questa è stata una chiave importante per convincere la mia scuola a fare richiesta di diventare sede di esami Trinity College London.
A distanza di pochi mesi siamo quindi riusciti a organizzare la nostra prima sessione che è stata un grande successo. Le famiglie dei ragazzi, avendo colto l'importanza della certificazione sia in termini di spendibilità sia in termini motivazionali, hanno appoggiato in pieno il progetto, mentre i colleghi hanno apprezzato il feedback sul lavoro svolto avuto da Trinity tramite un report molto dettagliato e di grande valore dal punto di vista dello sviluppo professionale.
L'esperienza dell'esame è anche particolarmente formativa a livello personale. Ce lo conferma?
Assolutamente sì. Trattandosi di studenti giovanissimi, di 11, 12 o 13 anni di età, questa prova ha rappresentato per loro una grande esperienza in quanto era la prima volta che affrontavano un esame da soli - peraltro con un esaminatore proveniente da un altro paese. Quella che inizialmente sembrava una montagna enorme da scalare è diventata invece una preziosissima occasione di crescita personale. Tutti i candidati sono usciti dall'aula d'esame con una consapevolezza rafforzata delle proprie capacità e - elemento straordinario - con una fortissima spinta a continuare nello studio dello strumento, il che rappresenta una grande differenza rispetto al passato.
Grazie per questa bellissima testimonianza. Un'ultima domanda relativa all'utilità e alla funzione dei syllabus - termine inglese che designa quello che in Italia definiremmo come "programma d'esame", ndr - Trinity relativi ai diversi livelli e strumenti.
Il syllabus è un punto di riferimento essenziale per noi docenti e rappresenta una grande risorsa in quanto fornisce obiettivi chiari verso i quali indirizzare l'insegnamento e l'apprendimento. A differenza di altre discipline alle quali gli editori forniscono materiali sempre aggiornati, gli insegnanti di musica si trovano spesso a lavorare con testi obsoleti. Grazie ai syllabus e alle pubblicazioni Trinity, invece, abbiamo avuto la possibilità di preparare i ragazzi con dei materiali snelli, moderni e adeguati agli interessi e alle capacità delle nuove generazioni.