Il valore delle certificazioni linguistiche – Intervista a Paola Martini e Attilio Galimberti, USR Lombardia
27/04/2018
L'elenco di enti certificatori per la lingua inglese riconosciuti dal MIUR comprende diverse organizzazioni, ciascuna delle quali presenta peculiarità che la distinguono dagli altri. Per evidenziare i tratti distintivi di ciascun ente l'Ufficio Scolastico Regionale della Lombardia ha organizzato diverse azioni di sensibilizzazione rivolte a studenti, famiglie e addetti del mondo della scuola.
In questa intervista con Paola Martini e Attilio Galimberti, Referenti delle Relazioni internazionali e Lingue straniere dell'USR Lombardia, abbiamo parlato del valore delle certificazioni linguistiche e dell'importanza motivazionale che seguire un percorso di esami graduato riveste per gli studenti.
"Nell'ottobre 2016 siamo partiti con un evento informativo per dirigenti, docenti e operatori del settore sull'internazionalizzazione, tenuto nell'Aula Magna del Palazzo Pirelli a Milano, al quale abbiamo invitato tutti gli enti presenti nell'elenco del MIUR. In tale occasione, ogni ente certificatore partecipante ha presentato il format di uno dei suoi esami e ha tenuto un workshop davanti ai docenti interessati, con una parte di simulazione e struttura del test. Riteniamo importante e intellettualmente onesto permettere agli insegnanti di conoscere gli aspetti precipui e i punti di forza dei diversi enti riconosciuti dal MIUR."
Tali caratteristiche distintive, così come l'importanza di possedere una certificazione linguistica, sono concetti che possono poi essere trasferiti dagli addetti ai lavori alle famiglie.
"Visto il contesto sociale ed economico in cui ci muoviamo, l'inserimento nel mondo professionale risulta molto complicato. Ciò è vero in modo particolare per i ragazzi che hanno appena terminato il percorso scolastico o universitario e che, ovviamente, in quanto all'inizio della carriera lavorativa, non hanno ancora potuto accumulare esperienze professionali significative da annotare sul proprio curriculum. Ecco allora che una certificazione linguistica rappresenta un titolo riconosciuto da inserire sul CV e può configurarsi come un elemento distintivo in fase di selezione del personale."
Un altro fronte sul quale lavorare è quello universitario.
"Anche in questo caso è opportuno puntare sulla sensibilizzazione degli addetti del settore, in quanto purtroppo si verifica spesso che gli studenti all'interno del percorso scolastico conseguano una determinata certificazione, che successivamente non viene riconosciuta come valida all'università. Ciò rischia di creare difficoltà per l'ateneo stesso, in quanto genera delle difficoltà agli studenti. Visto che gli atenei appartengono al Ministero, in automatico dovrebbero a loro volta riconoscere le certificazioni erogate dagli enti presenti nell'elenco del MIUR che soddisfano i requisiti per il riconoscimento della validità delle certificazioni delle competenze linguistico-comunicative in lingua straniera del personale scolastico" (Decreto 07.03.2012, Prot. 3889 ed aggiornato con Decreto del Direttore n. 118 del 28.02.2017).
"Torniamo quindi al punto di partenza sul quale insistiamo, ovvero la necessità di una crescente informazione di tutti gli attori coinvolti, a partire dall'utenza stessa, la quale, attraverso le proprie richieste, ha una parte rilevante nella spinta verso il cambiamento."
Numerosi sono anche i casi di insegnanti ai quali è richiesto il possesso di una certificazione linguistica.
"Proprio così. Al fine di completare il proprio profilo, i docenti della scuola primaria si impegnano a raggiungere il requisito di competenza linguistica in inglese di livello pari o superiore a B1 del QCER, secondo la normativa ministeriale, a partire dal DPR n.81 del 2009. I docenti di disciplina non linguistica della scuola secondaria di secondo grado devono possedere una certificazione linguistica di livello pari o superiore al livello C1 per poter implementare attività didattiche in modalità CLIL (Content and Language Integrated Learning).
I format d'esame come Trinity ISE IV (C2), che consentono di portare all'esame un proprio Portfolio con una parte dei contenuti scelti dal candidato e preparati in precedenza, facilitano il percorso di preparazione all'esame e consentono al candidato di orientare una parte della sessione di verifica e valutazione su argomenti più vicini ai propri contenuti disciplinari."
Chi non opera nel settore della scuola è indotto a pensare che sostenere esami di certificazione di livelli inferiori a B1-B2 sia poco utile in quanto, nel mondo accademico e in quello professionale, è spesso questa la soglia indicata per riuscire ad accedere a un corso in lingua inglese o a un ateneo in un paese anglofono oppure per partecipare a un concorso e altro ancora. Qual è invece l'importanza di sostenere esami di difficoltà crescente partendo dai livelli più bassi?
La diffusa opinione che sostenere esami di livello più basso sia poco produttivo ed economicamente oneroso per le famiglie è didatticamente erronea. La gradualità step by step, normalmente già confezionata dagli enti certificatori, è molto importante in quanto consente di migliorare in modo progressivo permettendo allo studente di rafforzare la fiducia in sé già durante i primi passi del percorso di apprendimento e motivandolo a sviluppare livelli di competenze crescenti. Naturalmente, ciò diventa praticabile a patto che l'ente certificatore concordi con l'istituto scolastico una politica di contenimento dei costi nell'erogazione delle sessioni di esame nei vari step. Si tratta peraltro di uno dei punti sui quali stiamo concentrando i nostri sforzi di sensibilizzazione.
Tornando alle caratteristiche distintive degli enti certificatori, quali sono secondo il vostro avviso le qualità precipue degli esami di certificazione Trinity College London?
Ci sembra che emergano due punti di forza in particolare. Il primo è dato dalla valutazione delle abilità di listening in forma orale nel colloquio, durante l'esame GESE e durante il modulo di Speaking & Listening dell'esame ISE. Il secondo è relativo alla particolare cura per gli studenti con BES (Bisogni Educativi Speciali, ndr) certificati dalle strutture preposte. Questa è una caratteristica esclusiva e peculiare degli esami Trinity.
In conclusione, si parla molto delle prove INVALSI, estese da quest'anno alla lingua inglese. Quale sarà il loro impatto sulla didattica e quindi sull'apprendimento?
Per ora possiamo parlare soltanto di impressioni e percezioni, dato che siamo all'inizio del percorso di implementazione delle prove nazionali. In breve, il nostro auspicio è che si eviti il pericolo dell'eccessiva concentrazione degli sforzi didattici sulle tipologie di esercizi previste dalle prove e che si eviti il teaching to the test, il quale non gioverebbe alla motivazione degli studenti e all'apprendimento.