In conversation with... Laura Donà
27/10/2021
Il tema della continuità nell’apprendimento linguistico è da sempre al centro delle azioni di Trinity College London, che attraverso i suoi esami graduati favorisce lo sviluppo progressivo delle competenze in lingua inglese degli alunni stimolandoli a continuare a mettersi alla prova e a sfidarsi in traguardi di apprendimento sempre più ambiziosi.
Di continuità si parlerà nel prossimo appuntamento online - 11 novembre - della serie In Conversation With, ospitato da Manuela Kelly Calzini, Senior Academic per la lingua inglese di Trinity in Italia, che vedrà la partecipazione di Laura Donà, Dirigente Tecnico Ministero dell'Istruzione - Coordinamento del servizio ispettivo - USR Veneto.
Abbiamo intervistato la Dottoressa Donà per avere alcune anticipazioni in vista dell’evento.
Innanzitutto, siamo davvero molto contenti e grati di averla con noi. Durante l’incontro online del giorno 11 novembre si parlerà soprattutto di continuità. Come mai questo argomento è così importante?
La continuità nell’apprendimento linguistico è una tematica rilevante ormai da molto tempo. Già dagli anni Novanta si è avvertita la necessità di investire nell’apprendimento delle lingue affinché la popolazione adulta arrivasse a un buon livello di competenza almeno nella lingua inglese.
Il progetto Lingue 2000, avviato dall’allora Ministro dell’Istruzione Luigi Berlinguer e giustamente celebrato da Trinity in occasione del ventennale del progetto, aveva consentito l’introduzione della lingua inglese già dai quattro anni d’età, quindi fin dalle scuole dell’infanzia. Più precocemente un bambino viene esposto a una lingua diversa da quella materna e prima sarà in grado di apprenderne le skills in forma qualitativamente elevata.
L’obiettivo di assicurare un’effettiva continuità è stato raggiunto?
Purtroppo, in molti casi le scuole faticano ancora a mettere in pratica, nella realtà dei fatti, le indicazioni presenti dal punto di vista ordinamentale. Per esempio, accade spesso che all’inizio della scuola secondaria di I grado i docenti di lingua ricomincino da zero il percorso di apprendimento, nonostante si trovino di fronte degli alunni che hanno già alle spalle almeno cinque anni di studio ed esposizione alla lingua inglese. Ovviamente, questo ha una ricaduta non sempre positiva sulla motivazione ad apprendere.
Proprio a proposito di motivare gli studenti verso l’apprendimento, come charity educativa attiva negli ambiti di lingua inglese e musica, Trinity in Italia sta organizzando diverse attività per offrire spunti per insegnare la musica con approccio CLIL.
E’ sicuramente un aspetto molto interessante. E’ stato infatti notato che in molte realtà didattiche in cui viene inserito l’approccio CLIL, anche in piccoli moduli, si facilita l’apprendimento e il consolidamento della lingua straniera. Questo vale per diverse discipline, ma in particolare per la musica, la quale ha un forte impatto sulla motivazione inserendosi come “operatore silenzioso”, secondo la definizione fornita dagli esperti di psicologia dell’apprendimento.
Vi è poi un’altra questione rilevante nell’acquisizione di competenze linguistiche che è rappresentata dall’apertura interculturale e dall’imparare la lingua in quanto strumento per accedere ad altri “mondi”, perché studiare una lingua vuol anche dire studiare la cultura o le culture dei Paesi in cui essa è parlata... Ma è una cosa delle tante cose che spero avremo modo di approfondire insieme l’11 novembre.
… E noi non vediamo l’ora. Vi aspettiamo numerosi!