Motivare l’apprendimento della musica attraverso un sistema di certificazione internazionale - intervista ad Annalisa Spadolini, coordinatrice del Comitato nazionale per l’apprendimento pratico della musica per tutti gli studenti.
31/01/2019
"È pensabile una scuola che non considera l'arte essenziale per istruire il cittadino, la musica indispensabile per educare al bello?"
La citazione è tratta dalla homepage del Comitato nazionale per l'apprendimento pratico della musica per tutti gli studenti, nato nel 2006 per iniziativa del Prof. Luigi Berlinguer, politico e accademico italiano, già ministro dell'Istruzione tra il 1996 e il 2000.
Della mission del Comitato e di un nuovo progetto di collaborazione con Trinity College London, ente certificatore britannico di lingua inglese e musica, attivo in oltre 60 paesi del mondo, abbiamo discusso in questa intervista insieme alla coordinatrice del Nucleo tecnico operativo del Comitato, Prof.ssa Annalisa Spadolini.
Quali sono le principali attività del Comitato nazionale per l'apprendimento pratico della musica per tutti gli studenti?
Operiamo da circa 10 anni all'interno del Dipartimento istruzione del Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della ricerca .
Il nostro scopo è favorire politiche educative di qualità facendo da trait d'union tra il governo, ovvero la parte politica e la parte amministrativa del MIUR.
Per fare un esempio, in campo normativo, abbiamo favorito recentemente la stesura di un decreto legislativo, il Decreto legislativo 13 Aprile 2017 n. 60 , che stabilisce che il sapere artistico, la creatività, la cultura umanistica sono elementi imprescindibili nella formazione dei giovani e del cittadino e che la scuola deve conoscere e praticare arte in ogni ordine e grado di scuola,al fine di "riconoscere la centralità dell'uomo, affermandone la dignità, le esigenze, i diritti e i valori". È un decreto che definirei "rivoluzionario" per la altissima direzione culturale nei suoi contenuti e per la forte impronta programmatica e concreta e perché con esso si definiscono organizzazioni e finanziamenti dedicati (non ingenti, ma sicuri).
Inoltre, lavoriamo attraverso la promozione di progetti, attività, che possano cambiare e migliorare le norme facendo in modo che esse si traducano in azioni concrete all'interno delle scuole. Infine, favoriamo e organizziamo convegni e seminari di studio con lo scopo di dare informazione e generare cambiamento culturale nella società tutta proponiamo, al mondo educativo, attività di forte impatto comunicativo e mediatico che coinvolgono centinaia di scuole organizzate in reti di scopo impegnate nella promozione della musica e della creatività. Avviamo progetti anche sperimentali e organizziamo corsi di formazione per docenti in ambito musicale e artistico.
Tra i progetti che il Comitato sta portando avanti c'è il pilota con Trinity College London per l'uso dei syllabus musicali Trinity all'interno delle scuole primarie e secondarie. Ce ne può parlare?
Negli ultimi due anni abbiamo lavorato sulla conoscenza e sull'approfondimento del Syllabus Trinity relativo agli esami di musica. Guardiamo con ammirazione e con interesse al sistema certificativo Trinity College London, un'organizzazione che vanta una grande esperienza vista la sua storia centenaria, dalla quale stiamo cercando di prendere esempio affinché in Italia la valutazione del percorso di apprendimento musicale segua dei criteri di scientificità e di oggettività.
Quindi, se non è possibile applicare in toto all'interno del sistema pubblico un sistema di certificazioni esterne, vogliamo comunque fare in modo che il syllabus Trinity sia conosciuto dal maggior numero di scuole italiane ed abbia un riconoscimento adeguato. Per questo motivo siamo partiti con un progetto pilota che riguarda alcune istituzioni scolastiche della scuola pubblica che collaborano con noi sul territorio nazionale.
L'idea è di coinvolgere alcune scuole dell'infanzia, scuole primarie e scuole secondarie di primo e secondo grado - tra cui istituti tecnici musicali – nel nord , centro e sud Italia per verificare se quanto viene appreso nella scuola italiana possa essere valutato e documentato da un ente certificatore come Trinity College London.
Il progetto pilota partirà nell'anno scolastico 2019-2020: la cosa interessante è che tra gli istituti coinvolti ci saranno 5 scuole dell'infanzia che organizzeranno una sessione Trinity Stars - il che ci darà modo di vedere se il sistema integrato lingua-musica possa essere un veicolo di interesse per le scuole.
Un'altra iniziativa pregevole che abbiamo validato è stata la collaborazione fra il Trinity e il Conservatorio di Matera che ha iniziato un iter di riconoscimento di crediti Trinity all'interno del percorso accademico degli studi. Un progetto che segna un importante passo di collaborazione fra l'istituzione pubblica "madre" dell'apprendimento musicale italiano e un ente certificatore di portata internazionale. A Matera, prossimamente, in una giornata seminariale discuteremo delle azioni da mettere in campo per la buona riuscita della collaborazione e si darà avvio alle attività.
Quali benefici può apportare all'apprendimento l'adozione degli esami graduati Trinity?
Purtroppo nel nostro sistema educativo non è ancora prevista l'idea che l'apprendimento debba seguire un percorso per livelli progressivi - o Grade nel caso di Trinity - che possa dare riferimenti valutativi oggettivi a docenti e studenti sul percorso da intraprendere. La valutazione delle competenze è utilizzata ancora poco nelle scuole italiane e il sistema valutativo scolastico è ancora troppo legato a sistemi di misurazione non proprio oggettivi ed efficaci per i nostri ragazzi.
Credo invece che un sistema graduato di valutazione sia motivante sia per gli studenti sia per i docenti, in quanto fornisce obiettivi di apprendimento molto chiari verso i quali mirare.
Inoltre la difficoltà maggiore nel nostro paese è quella di 'fare sistema' e manca un fruttuoso scambio tra il settore pubblico e quello privato.
Spesso dal mondo dell'associazionismo, delle charity - come Trinity, ndr - e dalle aziende arrivano spunti, esperienze e innovazioni di assoluta qualità che è invece opportuno prendere in considerazione.
Ne ho avuto la conferma anche al recente evento Yamaha Incontra Trinity, presso il quale sono stata invitata come relatrice. Ritengo che la collaborazione con organizzazioni che lavorano sul campo con professionalità e che condividono obiettivi educativi di valore sia strumentale all'innalzamento del livello qualitativo dei materiali didattici che vengono proposti ai ragazzi.