Music Theory: un esame per tutti - Intervista ad Alessia Mortelli, IC Magiotti di Montevarchi (Arezzo)
01/04/2022
Abbiamo intervistato Alessia Mortelli, docente di musica all’Istituto Comprensivo Magiotti di Montevarchi (Arezzo) per conoscere la sua esperienza nella preparazione di Music Theory, esame scritto in lingua inglese con un approccio completo allo studio del linguaggio tecnico della musica.
Può dirci come siete venuti a conoscenza degli esami di Music Theory proposti da Trinity?
Abbiamo conosciuto questa certificazione perché la nostra scuola è sede d’esame e partecipa al Progetto Pilota di ricerca sulle certificazioni internazionali di musica promosso da Trinity College London e dal Comitato Nazionale per l’Apprendimento Pratico della Musica per Tutti gli Studenti del Ministero dell’Istruzione (CNAPM). In pieno lockdown infatti ho potuto seguire molti webinar di Trinity e sono venuta a conoscenza del percorso sulla teoria musicale.
Nel 2021 abbiamo lavorato online ma i nostri studenti hanno superato brillantemente l’esame di Music Theory – Grade 1.
Che cosa vi ha convinto a scegliere questo esame?
Da un lato il fatto che ai percorsi musicali proposti potessero aderire tutte le scuole, con la possibilità di proseguire lo studio per le certificazioni anche alle Secondarie di Secondo Grado; dall’altro le certificazioni internazionali possono essere inserite nel curriculum dello studente. Lo abbiamo sentito parte integrante della nostra programmazione.
Quali sono punti di forza e quali le difficoltà?
La prima volta che ho proposto questo percorso in una classe terzo temevo le reazioni degli studenti ma ho trovato presto una risposta positiva. Il supporto di Trinity è importantissimo, le pubblicazioni di preparazione all’esame sono semplici anche per chi può avere difficoltà con la lingua, sono utili per fare esercizi in classe. Gli studenti riuscivano ad applicare subito quello veniva spiegato e con una certa soddisfazione.
Consiglierebbe questo esame ad altri suoi colleghi e alle altre scuole?
Si, la nostra scuola lo ha inserito nel percorso curricolare. Personalmente non avevo mai avuto occasione di proporre una materia teorica con la metodologia CLIL. La scelta di affrontare l’esame Music Theory ha dato sicuramente ai ragazzi la possibilità di rafforzare la conoscenza della lingua inglese. Lo scorso anno non abbiamo potuto affrontare la pratica strumentale, che abbiamo ripreso proprio quest’anno a gennaio e gli studenti si sono ritrovati le competenze acquisite online e riuscivano a capire meglio lo spartito, la lettura e l’esecuzione.