Theory of Music: le prime esperienze degli esami digitali
11/12/2024
Dino Stellini vive e lavora a Genova, da più di 40 anni insegna canto e pianoforte, è responsabile dei corsi di canto al Centro Formazione Artistica di Luca Bizzarri e collabora stabilmente con la All Voices academy, sede d’esame Trinity guidata da Rita Ferrante, attiva per la promozione della cultura musicale, teatrale e delle arti performative.
Il Maestro Stellini è tra i primi in Italia ad aver sostenuto l’esame di Digital Theory, certificazione di Trinity College London che permette di acquisire una solida base nella lettura della musica, di scrivere e modificare le partiture a tutti i livelli, con un software intuitivo rende la scrittura musicale semplice e accessibile, e di sviluppare la conoscenza della storia della musica. Ecco cosa ci ha raccontato.
Dino Stellini, perché ha scelto di preparare l’esame di Digital Theory?
Ho iniziato a studiare musica a 6 anni e da allora non mi sono mai fermato. Scrivo e compongo da sempre, a 21 anni ho iniziato a insegnare pianoforte, sono già docente formatore per insegnanti di canto leggero e moderno e mi faceva piacere avere la possibilità di poterlo essere anche per la Teoria Musicale. In Trinity ho trovato l'opportunità di ottenere una certificazione riconosciuta a livello internazionale, e ora posso trasmettere questo percorso anche agli altri. E poi nell'arte non si smette mai di studiare ed imparare.
Come ha vissuto questo esame in formato digitale?
Mi trovavo a Londra per lavoro e l'ho vissuto in modi diversi: ho affrontato la preparazione sui Past Papers cartacei che ho scaricato online, per la maggior parte sono quiz con risposte da scegliere. Quando mi sono trovato di fronte all'esame online, data la mia esperienza pluriennale nell’utilizzo di software per la notazione musicale, vista anche la dimestichezza che ho ormai acquisito con diversi devices anche per il canto - tengo lezioni online da 12 anni - dopo un primo momento di pratica con il programma, ho potuto iniziare il mio esame con serenità, senza problemi.
Ha provato anche la procedura in presenza per gli altri esami di Trinity?
Ho già preparato agli esami di Trinity alcuni tra i miei allievi e sto continuando a farlo perché penso che dare degli obiettivi permetta di fare un percorso serio e strutturato, che porti a dei risultati concreti. Questo aiuta a sviluppare l’espressività e a comprendere il significato profondo della comunicazione sonora.
Come insegnante di canto e musicista, vedo ogni giorno come la musica avvicini le persone e le aiuti ad aprirsi. Una certificazione non è mai fine a se stessa, ma è un passo per diventare partecipi di un’attività che crea legami attraverso l’arte, trasformando la passione per la musica in qualcosa di tangibile e duraturo.