Trinity Stars, un progetto ponte dalla Scuola dell’Infanzia alla Primaria, non solo per gli Young Learners ma anche per i docenti: ne parliamo con l’insegnante Valentina Bellini
24/10/2023
“Trinity Stars per me compie 10 anni, lo abbiamo organizzato per la prima volta nel 2013 con 300 bambini nella formula School Show grazie al lavoro strepitoso di tutti i colleghi coinvolti”. Abbiamo raggiunto Valentina Bellini, referente Trinity da più di dieci anni nella scuola in cui insegna da vent’anni, l’Istituto Comprensivo Statale San Giovanni Bosco di Massafra (TA), per conoscere la sua esperienza con l’Award per very young learners di Trinity.
Come avete inserito Trinity Stars nel vostro programma scolastico?
“Lo abbiamo sempre adottato come progetto di continuità per accompagnare i piccoli dell’ultimo anno della Scuola dell’Infanzia e i bambini delle prime classi che si affacciano alla Primaria. Un’esperienza ponte per gli studenti ma non solo: Trinity Stars, infatti, favorisce anche la collaborazione tra i colleghi dei due differenti gradi scolastici, infanzia e primaria, ma è anche occasione di grande lavoro di squadra tra chi insegna nella stessa equipe della Primaria”.
Come lavorate per la performance da presentare all’esaminatore?
Trinity Stars entra a pieno titolo nella fase didattico-progettuale e permette ai docenti di programmare le attività da svolgere in classe fissando come obiettivo la realizzazione dello spettacolo finale. In tal senso le performance diventano un feedback concreto dei contenuti delle lezioni nello spettacolo mostrato all’esaminatore, diventando “outcome” del progetto. Se ad esempio a livello lessicale si approfondiscono animali o azioni o colori, contemporaneamente lavoriamo per lo spettacolo, creando un copione con lessico corrispondente e scene adeguate al percorso didattico proposto.
Grazie all’approccio ludico, inoltre, attraverso il gioco e la musica, i bambini imparano l’inglese divertendosi e mettono in scena quello che hanno studiato già durante le lezioni, in modo naturale.
Entriamo nel merito dell’organizzazione!
I docenti di lingua inglese sono il perno del gruppo di lavoro: scrivono il copione, organizzano le prove della performance, che spesso corrisponde ad una piccola drammatizzazione o una canzone animata, ma vanno in scena anche grazie ad un lavoro di squadra con gli altri colleghi. Il docente di educazione fisica, ad esempio, può contribuire intervenendo nei movimenti e il docente di arte e tecnologia può realizzare in classe delle piccole opere per la scenografia.
La creatività non ha limiti
Trinity Stars ti consente di lavorare in libertà e con flessibilità organizzativa per “cucire su misura” lo spettacolo per la tua classe. Nella Scuola dell’infanzia, in aggiunta, diventa una preziosa occasione per stimolare l’apprendimento della lingua inglese nei più piccoli e per offrire un servizio in più in questo grado di scuola in cui non è previsto l’insegnamento della lingua straniera. I colleghi della scuola primaria, infatti, grazie a Trinity Stars, vanno nella Scuola dell’infanzia offrendo attività di continuità a servizio degli spettacoli da preparare, nonché per attivare il potenziamento dell’apprendimento della lingua inglese.
Come reagiscono i vostri giovanissimi partecipanti?
Di solito lavoriamo in gruppi e lo scorso anno abbiamo preparato circa 300 Young Performers: il balletto e la drammatizzazione sono un’esperienza arricchente che li rende autonomi e consapevoli. L’entusiasmo poi diventa lo stimolo principale per quando arrivano in Seconda, alla Primaria, momento in cui si sentono più pronti per passare all’esperienza degli esami orali Trinity GESE, anch’essi punto forte della nostra organizzazione scolastica da più di dieci anni e nello specifico in riferimento ai primi tre step di esami orali previsti (Grade 1-2-3) che proponiamo nella Primaria. Insomma Trinity Stars e Trinity GESE un binomio perfetto per un graduale e stimolante approccio alla lingua inglese a scuola!