La storia di Antonietta D’Introno
Nome: Antonietta D’Introno
Luogo: Trinitapoli
Certificazione: Docente per gli esami di Lingua Inglese (GESE)
Antonietta D’Introno è Trinity College London Ambassador per il suo grande impegno dedicato allo sviluppo e alla promozione delle attività Trinity. Per lei l’esame è un’esperienza umana reale e indimenticabile, da fare almeno una volta nella vita. Nel suo liceo si è svolto il primo esame di certificazione nella scuola pubblica della “sua” Puglia. Abbiamo incontrato Antonietta per farci raccontare come è nata la sua collaborazione con Trinity cambiando la sua vita professionale e non solo, grazie ad incontri straordinari.
“Ottenni in Inghilterra un certificato Trinity alla fine di un corso di perfezionamento e da allora il mio approccio didattico in classe cambiò radicalmente. Introdussi nella mia scuola l’esame Trinity GESE già negli anni ’90 e mi resi conto che moltiplicando le esercitazioni di speaking & listening i miei studenti miglioravano giorno dopo giorno la loro fluency. In Puglia, quello del mio liceo, fu il primo esame di certificazione nella scuola pubblica. Iniziai a collaborare con Trinity College London aiutando i colleghi ad organizzare le sessioni d’esame, un impegno che divenne quasi quotidiano quando il Progetto Lingue 2000 finanziò i corsi di lingue straniere e le relative certificazioni in tutte le scuole d’Italia”
Attraverso gli esami Trinity, Antonietta ha potuto conoscere una scuola di eccellenza e centinaia di docenti, preparati ed entusiasti, che hanno consentito agli studenti di finire la scuola superiore con il massimo dei livelli del framework europeo.
“Sono “cresciuta” con Trinity grazie alle sue incredibili storie che raccontano di scuole aperte di domenica per far ripetere agli studenti i “topic”, di presidi che accolsero Trinity e i suoi esaminatori con tutti gli onori perché, finalmente, i ragazzi studiavano l’inglese “per restare e non per emigrare in Canada”, della professoressa precaria che pagò le fee ai figli dei cassintegrati. E tanti, tanti, altri”.